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Si pappada? In sardo significa due cose a) Si mangia? b) Vi prude? E così che con un pizzico di ironia voglio raccontare di cucina e suggerire ricette e dispensare qualche buon consiglio popolare. Quindi sia se avete fame, se siete curiosi o se vi prude della vaghezza questo è comunque il blog che fa per voi!

martedì 14 settembre 2010

Recensione di Matteo Memoli






Ho finito da pochi giorni di leggere questo fantastico libro. Apro subito con una constatazione: "prima di leggere questo libro,sapevo amare, ma ora so amare veramente la mia terra".

Un racconto affascinante, che mi ha aperto gli occhi, sulle vicende accadute nella nostra terra. Franciscu è un grande semiologo e ottimo filosofo. Quello che mi ha colpito in particolar modo è che ha saputo raccontare la depressione che si cela, purtroppo, nell'animo dei sardi, della loro sfiducia nei confronti di se stessi e del mondo che li circonda.
In 216 pagine è riuscito a dare numerosi significati a questa depressione, trovando e facendo riaffiorare non solo le cause che hanno portato a questo crollo ideologico della nostra nazione,ma ha anche aperto i confini della nostra mente, in modo tale che, ogni singolo individuo, ogni singola coscienza, ritrovi ciò che risiede negli angoli più reconditi del proprio inconscio, liberandosi così da un peso consistente, che offusca ed elimina la libertà stessa dei sardi.
Ritrovare la strada, non è così complicato,del resto le nostre coscienze si stanno risvegliando,stanno capendo gli errori commessi nel passato. Camillo Bellieni ed Emilio Lussu, i padri del sardismo che con le loro dichiarazioni, sono riusciti a concepire ed inculcare nelle nostre menti, l'idea di una nazione abortiva, già fallita,ancora prima di nascere.

Loro che hanno elogiato i popoli colonialisti come spagnoli e italiani, che con le loro dominazioni, hanno offerto alle genti di Sardegna, la cultura e l'intelletto,caratteristiche superiori,secondo il loro punto di vista da quelle sarde,che invece erano viste come inferiori e barbare, incapaci di creare futuro,concepire idee e al contempo realizzarle.

Ci hanno fatto credere che senza "altri" al nostro fianco, non siamo capaci nemmeno di capire chi siamo.
Ma per fortuna,il nostro Franciscu, uno dei fondatori di iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, ci ha ricordato sa virtudi de s'amore (la virtù dell'amore), quella frase che un tempo risuonava melodicamente nella principale costituzione sarda ed europea, la cara e mitica Carta de Logu.




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